Tra i motori che alimentano l’energia del Locarno Film Festival, l’Academy in questi anni ha rappresentato un esperimento inedito nel panorama degli eventi cinematografici internazionali. Il progetto non prevede infatti solo una dimensione formativa, con un programma di masterclass prestigiose e occasioni di perfezionamento delle proprie competenze, ma si pone anche come uno spazio per entrare realmente in contatto con il mondo del cinema, in modo diretto e sentendosi sin da subito parte di una piccola grande comunità. Ad esempio, confrontandosi a distanza ravvicinata con alcuni dei registi più importanti di questi tempi; o stringendo contatti con alcuni dei professionisti più affermati del settore; o, ancora, fondando sodalizi creativi e legami di amicizia destinati a durare nel tempo. Tante occasioni di crescita, che l’organizzazione e i project manager del progetto aiutano a gestire, individuando attraverso un’attenta selezione i profili più idonei per cogliere le opportunità offerte, portando un po’ di sé a Locarno, e portando Locarno in nuove realtà.
La Filmmakers Academy si pone come luogo d'incontro e scoperta per i registi emergenti che stanno per affrontare il loro primo lungometraggio. Nel corso degli ultimi dieci anni, molti dei partecipanti si sono affermati nel circuito internazionale, tornando in alcuni casi a Locarno con il loro esordio, come succederà anche a Locarno76. “Quest’anno si conferma anche la presenza sempre maggiore delle registe donne attraverso tutte le cinematografie mondiali, con le candidature femminili diventate per la prima volta maggioritarie”, spiega il project manager Stefano Knuchel. “Ma non si tratta solo di numeri: la qualità delle proposte è altrettanto convincente, e così quest’anno sui 20 talenti selezionati la Filmmakers Academy accoglierà ben 14 registe”. Tra i nuovi trend emersi da questa selezione, anche “una crescente attenzione verso nuove forme di linguaggio cinematografico, una vera esplosione della sperimentazione e dell’ibridazione dei linguaggi visivi. Si sente una reale necessità di uscire dai soliti codici dell’autorialità, un bisogno di ridefinire ciò che si considera cinema”. Scopri i profili selezionati qui.
L’area dedicata alle figure della produzione e distribuzione cinematografica ha conosciuto uno sviluppo in anni recenti che le ha permesso di espandersi anche durante l’anno con nuove Industry Academy sparse in tutto il mondo. Queste esperienze hanno consentito incontri decisivi, non di rado sfociati in film premiati nel circuito festivaliero. “Siamo molto felici della diversità e complementarità del gruppo di partecipanti dell’Industry Academy”, spiega la project manager Marion Klotz a proposito della selezione di quest’anno. “Essendo un programma per giovani professionisti del settore, non ci concentriamo su un'area specifica dell'industria, ma forniamo ai nostri allievi una panoramica dell'ecosistema industriale e di come ogni ramo lavori e si articoli con gli altri. La nostra delegazione è ogni anno un perfetto riflesso di questo ecosistema”. Oltre ai sales agent, ai distributori, ai marketing executive e ai professionisti dei festival e dei mercati, quest'anno ci saranno anche due rappresentanti del settore dell’esercizio cinematografico, elemento chiave della catena di distribuzione. Scopri tutti i nomi qui.
“La Critics Academy di quest'anno sarà popolata da giovani critici dotati di background che integrano e arricchiscono il campo della critica cinematografica: dai registi sperimentali agli editor di riviste indipendenti, dai curatori d’arte agli architetti in formazione”, spiega il project manager del corso, Christopher Small. Questa apertura nella selezione consentirà un approccio più ricco ai film del programma di Locarno 2023, per riflettere in maniera ancora più eclettica il carattere libero e sempre più eterogeneo della vita lavorativa dei critici cinematografici. “Ciò che unisce tutti i profili selezionati è l’amore per la forma d’arte, che Manny Farber una volta chiamò ‘la più perfetta’: scrivere dei film”, continua Small. Mentre il mondo del cinema e della critica cinematografica diventano sempre più frammentati e precari, la Critics Academy continua quindi a fare da ponte tra culture cinematografiche nazionali distinte, come “luogo di incontro per giovani critici che immagineranno insieme il nostro futuro collettivo”. In seguito alla classifica 2022 dei migliori film di Sight & Sound, in cui nessun film latino-americano è apparso tra i primi 100, e alla retrospettiva di Locarno76 dedicata al cinema popolare messicano, quest’anno tre critici latinoamericani si uniranno al progetto, “dall'Argentina, dalla Costa Rica e dal Messico”. Per l’elenco dei profili selezionati visita questa pagina.